martedì 15 dicembre 2015

31. Letture: Robert FISK: Il martirio di una nazione. Il Libano in guerra, il Saggiatore, 2010.

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Avendolo letto, era il libro che ricercavo negli scaffali della mia biblioteca, per rileggerlo insieme a “Cronache Orientali”, dello stesso Autore, come avevamo annunciato. La terza edizione inglese è del 2001, sulla quale è stata condotta nel 2010 una traduzione italiana per un volume di 850 pagine. La guerra del Libano è da noi ricordata, indirettamente, per uno dei suoi riflessi: l’attentato alla sinagoga ebraica in Roma, dove perse la vita un bambino. Naturalmente, è un fatto in sé esecrabile e in nessun modo giustificabile. Ma la sua condanna e periodica rivendicazione assume i caratteri strumentali della propaganda se ogni volta non si ricordano anche le cause di quel fatto tragico, che non nasce dal nulla, ma dal “martirio di una nazione” che proprio nel 1982 conobbe l’orrore di Sabra e Shatila, dove persero la vita molti bambini insieme con le loro madri, uomini, vecchi... fu un “genocidio”, la cui cronaca andremo pietosamente rileggendo dalle pagine del cronista di guerra Robert Fisk, che nel corso della sua attività professionale ha percorso in lungo e largo i luoghi che descrive e di cui parla, insieme alle persone che abitarono e morirono.

(Segue)

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