martedì 9 agosto 2016

Per una Storia del Movimento Cinque Stelle: 33. Realtà locali: il caso di Domenico Cuppari mancato sindaco di Nichelino

Home | Prec. ↔ Succ.
«Per una storia del Movimento Cinque Stelle» vuole essere una storia in progress di un Movimento costituitosi ufficialmente il 4 ottobre 2009. Nato nel Nord Italia viene alla ribalta con le elezioni comunali di Parma nel maggio 2012, con le elezioni regionali siciliane dell’ottobre 2012, dove il M5s risulta essere il primo partito, lasciando prevedere il risultato delle elezioni politiche nazionali del febbraio 2013. La storia del M5s è costellata di “casi” e da domande sulla sua organizzazione e sul ruolo della Casaleggio Associati. Di certo non è un Movimento che erige barricate e occupa piazze, o partecipa a scontri di strada, ma ha come suo obiettivo principale se non unico la partecipazione alle competizioni elettorali: è dentro il sistema anche se ai suoi inizi amava apparire come anti-sistema, antipolitico, rivoluzionario. Tutto il potere dei vertici si concentra nella inclusione/esclusione dalle liste elettorali. Il suo successo politico ha delle analogie con ciò che seguì a Mani Pulite, fenomeno caratterizzato da una esplosione di scandali. Da allora è un succedersi di sigle politiche,  ma senza che la situazione complessiva del Paese sia andata migliorando, o abbia cambiato di segno. Poiché la Rete è stato il punto di partenza del M5s, è dalla Rete che attingeremo tutte le nostre notizie, cercando di discernere il grano dal loglio.
CL

Domenico Cuppari fb
È forse il risultato di una precisa strategia da parte dei Vertici o dei Capi del Non Partito il fatto che attivisti di una regione non sappiano nulla o quasi di ciò che succede in altre regioni. Specialmente, quando si tratta di espellere ed emarginare qualcuno che per motivi spesso taciuti e ignoti ai più si è reso inviso a non si sa chi. Per mancanza di dibattito interno la versione che viene accreditata è sempre quella “ufficiale”, giacché non sono consentiti gruppi intermedi, correnti, e in pratica una qualsiasi voce che sia diversa da chi o dal gruppo che decide di emarginare militanti che hanno spesso dato un notevole impegno e che per tutto ringraziamento viene consegnato alla diffamazione e alla morte civile. Sono costanti che possono rinvenirsi tirando le somme di tanti casi diversi e slegati gli uni dagli altri. Che vi sia una feroce lotta per il potere dentro il M5s ci sembra un fatto ormai acclarato, un fatto che non può essere nascosto da una ideologia sempre più fragile e da una propaganda alquanto grossolana. Chi non vuol vedere le cose non le vedrà, e crederà a ciò che più gli aggrada o gli torna utile, ma il cittadino - anche elettore del M5s, essendo una fascia alquanto ristretta e faziosa quella degli attivisti - che vuol capire e vuol sapere, ha ormai elementi sufficienti per incominciare a leggere i fatti. Ripetiamo ancora una volta la tesi generale per la quale gli attuali partiti storici, i vecchi partiti, stanno implodendo ed in questo implosione va ricercata e spiegata l’irruzione sulla scena politica di un nuovo soggetto denominatosi M5s. Nella nostra ricerca e lezione dei fatti ci occuperemo in questo capitolo di Domenico Cuppari, mancato sindaco di Nichelino, un grosso comune di 48.000 abitanti alle porte di Torino.

1. Una espulsione piemontese. - Il link immette in una lettera di Domenico Cuppari dalla quale si desume una prima ricostruzione del fatti. È il solito Staff che nel gennaio 2016 - prima delle Ordinanze dei Tribunali di Roma (in aprile) e di Napolo (in luglio) - espelleva nel più cinico arbitrio e senza preoccuparsi in nessun modo di fornire motivazione dei suoi atti ai destinatari, che venivano congedati senza riguardi dopo anni di militanza ed impegno.

(segue)

Nessun commento: