giovedì 17 settembre 2015

“Tutto show, nessuna sostanza”: la competizione statunitense per la carica presidenziale.

Breve per davvero! “Tutto show e nessuna sostanza”: citazione presa da un post su Corbin che esce fuori dopo decenni di insofferenza inglese davanti al modello americano di formazione della leadership, quella cosa cui dalla quale - secondo il filosofo Cacciari - non si può assolutamente fare a meno. Se non ti lasci leaderscippare da qualcuno e non ti attacchi al suo carro, non sei che un povero “idiota”, cui non è neppure concessa la nobiltà dell’utopia, perseguendo modelli di democrazia diretta, dove certamente i cittadini dovrebbero essere simili a dei, e non certo quei poveretti che si incontrano ogni giorno per strada. A rendere idioti, sempre più idioti concorre potentemente il mezzo televisivo, la carta stampata tutta, la retorica politica, la cultura fallaciana e simili misture. Dire quel che si vuol sentire per ottenere il favore elettorale di chi ascolta, sapendo di non essere vincolato a ciò che si è detto, è ingannare non già il popolo, ma l’elettorato che è altra cosa dal popolo, un elettorato che ha memoria corta e non chiede conto delle più spudorate menzogne. Per i falsi armamenti di Saddam, che ha prodotto gli infiniti lutti della guerra in Iraq nessuno ha mai chiesto il conto e nessuno ha mai pagato... Risparmio al Lettore altre esemplificazioni, ché non sarei più breve, come annunciato. È questa la riflessione che colloco a conclusione del servizio di una corrispondente dall’America che informa noi della provincia, di questa marca un tempo di confine dell’Impero americano, adesso più esteso dopo l’inglobamento nell’Impero della ex-Iugolavia. Grande è lo sconforto al pensiero che quello è il modello a cui si sta conducendo la nostra democrazia con le riforme di Renzi, che è però solo ultimo di una serie. Altra notizia, associata, è sul ruolo che l’Italia avrebbe nell’Impero del Caos. Di Berlusconi - quale che sia il giudizio che sull’uomo si voglia dare - pare appurato che lo si volesse fare fuori per la sua amicizia con Putin e per una sia pur qualche minima impressione di autonomia nazionale che poteva dare, illudendo gli italiani, poveri italiani cui non è più concesso nessun orgoglio di cittadinanza: saranno sostituiti dagli “immigrati”, saranno pure loro “rottamati”, come nelle intenzioni della squadra di giovinastri messi alle leve di comando. Se questa è la situazione concreta, dalla quale non si può prescindere, ad uno “spirito libero” non resta che il chiuso della vita privata, fintantoché anche questa non sarà insidiata dalla inaudita pervavisità di cui è oggi capace la repressione di regime, al cui confronto quella passata è un’oasi di libertà.

Nessun commento: