venerdì 23 giugno 2017

Si delinea una agguerrita opposizione interna al m5s...

Non ci interessano i sondaggi e i pronostici sul m5s, se andrà su o giù, se strapperà o meno il governo del Paese, per dare le stesse prove e gli stessi risultati di Roma, dove in Campidoglio e nei municipi - a detta di un editorialista assai stimato dal Dibba - sono state messe "le persone sbagliate al posto sbagliato”, ossia hanno fatto l'opposto di ciò che doveva essere la Repubblica secondo l'insegnamento di Platone: le persone giuste al posto giusto. Per adesso, il m5s esiste, e noi qui lo analizziamo per ciò che è ed appare. È indubbia la crisi e il disfacimento del sistema partitico, o meglio del sistema della rappresentanza politica, fondata su inganni, seduzioni e promesse elettorali, e immediatamente dopo la chiusura delle urne produttrice di un vero e proprio nuovo ceto socio-politico che in benessere e dignità si eleva al di sopra dei cittadini che dovrebbe rappresentare e di cui dovrebbe - questa la presunzione - essere una espressione. L'irrisione dell'elettore, a volte in modo esplicito, incomincia il giorno dopo nella piena consapevolezza che l'elettore è prigioniero del sistema: potrà votare o non votare, ma in nessun modo scalfisce il sistema che può fare a meno di lui, e lo fa sempre più scopertamente, essendo i parlamenti espressioni di lobbies, dei poteri bancari, delle multinazionali, di potenti stati esteri con loro truppe di occupazione sul territorio ed in grado di produrre tutti i cambi di regime che si desiderano. Stampa e televisioni sono poi una diretta “emanazione” di questi poteri. Per un attimo si è creduto in Italia che il m5s potesse essere una reazione a questo sistema. L'esperienza e i fatti di cronaca, anche giudiziaria, dimostrano che non è così. La macchina dirigenziale del m5s, la Casalino Casaleggio Associati, anzichè essere al servizio di una militanza e di un elettorato distribuito sul territorio e fornito di autonomia, si rivela essere un mostruoso meccanismo omologante, produttivo di fan e adepti, e repressivo di ogni voce discorde. Il dibattito interno, la possibilità e liceità del dissenso, non è un lusso di cui si possa fare a meno, ma il necessario presupposto per la formazione di una militanza politica e di un nuovo elettorato che possa esprimente una nuova cultura politica e quella miriade di istituti di democrazia diretta che la tecnologia odierna unita a una specifica volontà politica consentirebbe. Forse, un errore di calcolo di chi ha concepito una macchina come la Casalino-Casaleggio, sempre più impostata sull'immagine e la comunicazione, è di non aver previsto la capacità di ribellione della parte più avanzata della sua militanza, o nell’aver creduto che la si potesse facilmente neutralizzare con degli PS e delle immotivate ed arbitrarie espulsioni. I ricorsi giudiziari che ormai da più di un anno si succedono in tutta Italia non sono di certo una risposta politica alla leadership "miracolata” che risponde unicamente alla Casaleggio. È un momento necessario per ristabilire quella “legalità” e quella “onestà” che truffaldescamente ha costituito il principale slogan politico del m5s, ma è lungi dall'essere sufficiente. Si va delineando in tutta Italia una opposizione interna al m5s. Non sappiamo se si estenderà e riuscirà a dare un'impianto democratico alla struttura del m5s. Il nostro metodo è l'osservazione degli eventi nel loro concreto svolgimento, non la previsione del loro sbocco. A parte il “capo”, che è una forzatura giornalistica su un movimento ancora acefalo, l'Intervista apparsa su La Stampa, quotidiano sionista, a cura di Iacoboni, che non ha scienza propria ma solo fonti attendibili, è un'informazione importante sui più recenti sviluppi giudiziari su cui il grosso dell'informazione non ha interesse a concentrare la sua attenzione e a suscitare l'interesse dei cittadini.

Il testo dell'Intervista di Roberto Motta, uno dei tre espulsi reintegrati nell'aprile dello scorso anno, lo si può leggere a questo link: lo riprodurremo in questo nostro blog, se ne verrà data espressa autorizzazione. Per il dibattito, qualificato, che esso va suscitando, si rinvia a quest’altro link, dove nella colonna di sinistra è dato un ulteriore elenco di links che immettono in pagine fb dove si segue, analizza, critica, discute la politica del m5s, con un taglio diverso da quello della grande comunizazione mediatica.

AC

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